7 maggio 2014 Conference Europe and Russia: a way forward






Istituto Luigi Sturzo - Rome
7 May 2014
09.30

Intervengono


Pierferdinando Casini
Roberto Mazzotta
Katja Plate
Luigi Vittorio Ferraris
Anna Maria Corazza Bindt
Heidi Reisinger
Adriano Roccucci
Salome Samadashvili
Liborio Stellino
Alexey Gromyko

9 maggio 2014. Presentazione volume



PRESENTAZIONE DEL VOLUME


 Italia e Romania tra sviluppo e internazionalizzazione. L’esperienza della Banca commerciale italiana e romena
(1920-1947)

di Francesca Romana Lenzi
 
9 MAGGIO 2014
ORE 18.30
ACCADEMIA DI ROMANIA IN ROMA
Piazza Josè de San Martin , 1
 
 


Il 9 maggio 1950 Robert Schuman presentò il progetto ideato da Jean Monnet per la realizzazione di un’unione federale, a partire dall'integrazione economica, con la costituzione della CECA. La caduta del muro di Berlino, poi, rese la sfida ancora più ambiziosa, nella prospettiva di un allargamento dell’Unione ai Paesi dell'est Europa. Tuttavia, le relazioni commerciali e finanziarie tra i Paesi fondatori della Comunità Economica Europea e i Paesi dell’Europa orientale traggono origine da tempi ben più lontani e grazie anche a questi trascorsi storici è stato possibile porre le basi per la cosidetta "Europa allargata”. In occasione delle celebrazioni per la “giornata dell’Europa”, PRESSO L'ACCADEMIA DI ROMANIA sarà presentato il volume di Francesca Romana Lenzi “Italia e Romania tra sviluppo e internazionalizzazione. L’esperienza della Banca commerciale italiana e romena (1920-1947)”. 


Interverranno:
Prof. Antonello Folco Biagini
Prorettore vicario;  Professore ordinario di Storia dell'Europa orientale,
 Università di Roma la Sapienza 
Prof. Gaetano Sabatini
Professore ordinario di Storia economica,  Dipartimento di Studi storici, geografici e antropologici dell'Università degli Studi di Roma 3
 
Modera:
Prof.ssa Giovanna Motta
Professore di Storia economica, Coordinatore del dottorato in "Storia dell'Europa", 
Università di Roma  la Sapienza
 

International meeting with students from Tallinn University of Technology

11 April 2014
Gini Hall
Statistics Building
Piazzale Aldo Moro,5


WELCOME ADDRESS

Antonello Folco Biagini, Vice Rector, Deputy Rector for Cooperation and International Relations
Uberto Pestalozza, Ambassador

PARTICIPANTS

Paolo Sarti, Faculty of Pharmacy and Medicine
Ulle Toode, Cultural attaché, Embassy of Estonia
Piret Ploom, Vice Chairman, Chief Coordinator, Tallinn University of Tecnology
Marco Cilento, Department of Communication and Social Research
Roberto Sciarrone, Ph.D in History of Europe
Alessandro Pistecchia, PhD in History of Europe
Nadan Petrovic, Faculty of Political Science, Sociology and Communication (Participant that should be confirmed).


Per l’Esercito Serbo – Una storia dimenticata 14 aprile 2014



La presentazione del volume dello Stato Maggiore della Difesa Per l'Esercito Serbo - Una storia dimenticata avrà luogo il 14 aprile 2014 dalle 10 alle 12 presso il Sacrario delle Bandiere del Complesso monumentale del Vittoriano. Presenzieranno il Ministro della Difesa, il Capo di Stato Maggiore e altre autorità diplomatiche, civili e militari italiane eserbe. L'evento, a cui parteciperà Rai Storia, sarà moderato dal prof. Mieli.
Tutti gli interessati dovranno mandare conferma della propria presenza entro e non oltre l'8 aprile pv all'indirizzo mail ichm2013@smd.difesa.it

 
A cent'anni dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale, questo volume, di inestimabile valore storico, rievoca una delle più importanti e vasti operazioni umanitarie di tutti i tempi, che ha, a sua volta, indirizzato la vittoria e l'andamento della storia europea.

Alla fine del 1915, l'Esercito serbo, stretto dalle armate degli imperi Centrali, dovette ritirarsi nel pieno dell'inverno, attraverso i monti albanesi. Giunse sulle coste dell'Adriatico e il salvataggio di un intero esercito fu quasi esclusivo compito d'Italia. Il lavoro della nostra Marina da guerra fu sovrumano. L'evacuazione dell'Esercito serbo coinvolse centosettanta navi nella stagione avversa, su uno specchio di mare strettissimo, navigando su rotte obbligate e lungo spiagge aperte, flagellate da tutti i venti e senza un posto d'approdo.

Dal 12 dicembre 1915 al 29 febbraio 1916, furono imbarcati e trasportati in salvo 136.000 soldati serbi e altri 11.651 ammalati e feriti, cavalleria di oltre 13.000 uomini e 10.000 cavalli, quasi 23.000 soldati austriaci, prigionieri dell'Esercito serbo, 22.000 tonnellate di viveri, foraggi, medicinali e materiali vari e 50 pezzi d'artiglieria serba.

L'impresa della nostra Marina, fin'ora poco conosciuta, può essere paragonata a quanto avvenne nella Seconda Guerra mondiale tra il 25 maggio e il 3 giugno 1940 a Dunkerque nella Francia settentrionale, che vide lo sgombero di oltre 300.000 soldati inglesi e francesi.

Tale salvataggio fu determinante per la vittoria degli Alleati a somiglianza, possiamo dirlo ora, di quanto avvenuto nell'inverno 1915/1916 sulle coste albanesi. Resta comunque impresso nella nostra storia militare quanto disse il colonnello Mitrovitch, capo del Quartier Generale serbo, nel salutare negli ufficiali e negli equipaggi dell'incrociatore "Città di Catania" tutta la Marina italiana, a cui si disse fiero di rendere l'omaggio affettuoso e riconoscente del popolo di Serbia: "Bene è intesa ed apprezzata dall'Esercito serbo la vostra opera nobilissima.. Ora e sempre per quest'opera vi accompagnino, o marinai d'Italia, la gratitudine e i voti di tutta la Serbia, che sulle vostre navi oggi rinasce per affermare il suo sacro diritto all'esistenza contro l'aggressione e l'oppressione nemica".

L’opera rappresenta la riedizione del volume a titolo “Per l’Esercito Serbo” di Paolo Giordani, stampato in Italia nel 1917, di cui esiste anche una edizione francese corredata da foto dell’epoca.

L’attuale edizione ripropone l’antico testo in italiano con la contestuale versione in lingua serba curata dalla Dott.ssa Mila Mihajlović. La parte redazionale è stata curata dal direttore e dallo staff della rivista “Informazioni della Difesa.

Questo volume rappresenta il testimone silenzioso dell'eroismo della Serbia e dell'Italia, unite nella sofferenza e nella vittoria della Prima Guerra Mondiale.


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